In autunno ci sono tre cose da cambiare: le lancette sugli orologi, il guardaroba nell’armadio e le gomme dell’auto! Con l’arrivo dei mesi più freddi, il tema del cambio gomme invernali torna al centro dell’attenzione per chiunque abbia un’auto e voglia garantire sicurezza e rispetto delle norme su strada.
Ma quando è il momento giusto per cambiare gli pneumatici? In questo articolo, toccheremo tre punti fondamentali che sono le date principali, gli aspetti tecnici da considerare e i costi da tenere in conto per un intervento a regola d’arte.
La legge italiana stabilisce delle finestre temporali precise per l’utilizzo delle gomme invernali o, in alternativa, per l’obbligo di avere le catene da neve o calze a bordo. Il periodo generalmente va dal 15 novembre al 15 aprile, ma può variare leggermente a seconda delle normative locali o delle condizioni atmosferiche specifiche di alcune regioni. In particolare, i regolamenti possono essere adattati in base a ordinanze comunali o regionali nelle zone di montagna o nelle aree soggette a condizioni meteo estreme.
In altre parole, entro il 15 novembre gli automobilisti devono avere già montato le gomme invernali oppure essere pronti con le catene da neve a bordo per l’uso immediato in caso di necessità. Il mancato rispetto di questa normativa può portare a sanzioni amministrative e, in casi particolari, alla decurtazione di punti dalla patente.
Per gli automobilisti che si trovano a dover affrontare frequenti spostamenti in aree soggette a inverni rigidi, è consigliabile anticipare il cambio gomme per trovarsi pronti già dai primi cali di temperatura, quando il rischio di asfalto freddo e scivoloso diventa concreto (oltre che da scongiurare!).
Non tutte le gomme vanno bene per affrontare l’inverno. Gli pneumatici invernali sono progettati specificatamente per garantire aderenza e sicurezza anche su strade bagnate, ghiacciate o innevate. Riconoscerli è semplice: sono contrassegnati dalla marcatura M+S (Mud + Snow) e, nei migliori modelli, dal simbolo di una montagna con un fiocco di neve, che ne certifica la capacità di garantire prestazioni ottimali anche in condizioni di neve.
La mescola delle gomme invernali è formulata per mantenersi morbida e flessibile a temperature sotto i 7°C, garantendo così maggiore aderenza rispetto agli pneumatici estivi, che a queste temperature tendono a perdere parte della loro efficacia.
Quando si monta un set di gomme invernali, è consigliabile controllare la profondità del battistrada: per essere efficaci, le scanalature devono avere almeno 4 millimetri di profondità, dato che con il tempo e l’usura possono consumarsi e perdere la loro capacità di mordere il terreno scivoloso. In caso di dubbio, consultare un gommista professionista è la soluzione migliore per avere la certezza di un lavoro eseguito a regola d’arte.
Il passaggio dalle gomme estive a quelle invernali è un investimento sulla sicurezza. Il prezzo delle gomme invernali può dipendere da fattori quali la dimensione degli pneumatici, il marchio delle gomme scelte e il costo della manodopera.
Se non affronti percorsi di montagna, non sei spesso su strada (o fai pochi km al giorno) e quindi puoi permetterti di tenere le gomme estive, le catene o le calze sono una buona soluzione anche in termini economici, avendo un costo inferiore rispetto alle gomme da neve.
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